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SICILIA: Prostituzione nei centri massaggi cinesi 5 arresti

Un’organizzazione criminale che gestiva almeno tre centri massaggi orientali, hanno portato all’arresto di 5 persone. Nascondevano case di prostituzione neanche troppo nascoste, anzi promosse in modo inequivocabile su internet.

Attraverso siti internet dei centri che proponevano massaggiatrici in pose difficilmente equivocabili e piuttosto svestite, in taluni casi in biancheria intima.

Operazione massaggi hot

I carabinieri hanno eseguito a Messina e a Giardini Naxos (Me) un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di 5 persone di origine cinese, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione.

L’indagine scaturisce dall’attività di controllo del centro estetico denominato «Centro Benessere Summer» che aveva peraltro un sito, con foto di giovani donne orientali riprese in abbigliamento intimo. Un controllo effettuato nei confronti di un cliente fermato all’uscita del centro estetico, ha confermato i sospetti degli investigatori.

Centri massaggi e prestazioni sessuali

Il centro estetico aveva anche un sito. Dove erano presenti foto di giovani donne orientali riprese in abbigliamento intimo. Determinante il racconto di un cliente. Che ha raccontato di avere appreso dell’esistenza del centro massaggi su internet. E di essere stato accolto da una ragazza di origini orientali. Che gli aveva proposto un massaggio. E aggiunto che avrebbe potuto usufruire di una prestazione sessuale.

Arrestati 5 cinesi:  2 uomini gestivano il traffico

L’indagine ha permesso di scoprire “una vera e propria organizzazione criminale. Composta da cittadini di origine cinese. Che, oltre al centro estetico a Giardini Naxos, gestiva altri due centri massaggi nel centro di Messina. Dove si prostituivano  giovani ragazze orientali”.

Due uomini gestivano l’organizzazione.  Erano loro a preoccuparsi di reclutare le ragazze. Che venivano assunte come massaggiatrici. E poi fatte prostituire. Allettate dalla promessa di una paga mensile fissa. A cui si aggiungeva una percentuale sulle singole prestazioni.

Il giro d’affari da 8000 euro al mese

Dalle risultanze investigative è emerso che ciascun centro poteva contare su un gran numero di clienti, abituali e non, che garantivano un introito mensile di circa 8.000 euro.


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