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Olio extravergine di oliva di qualità, come riconoscerlo grazie a questi semplici trucchi

Siete sicuri di saper riconoscere un olio extravergine d’oliva di qualità? Ecco i parametri da tenere in mente per dare un giudizio reale

come riconoscere olio oliva buono
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Molto più di un semplice condimento in cucina. Potremmo definirlo un pilastro fondamentale della dieta mediterranea e un tesoro culinario con una ricca storia e molteplici benefici per la salute. Parliamo, evidentemente, dell’olio extravergine d’oliva. Lo amiamo e lo utilizziamo tutti. Ma, forse, non tutti sappiamo come riconoscerne uno di grande qualità: ecco alcuni semplici trucchi.

La sua storia è molto affascinante, anche perché, ancora oggi, riesce ad abbinare e coniugare produzione artigianale e tecnologia moderna. In molte regioni del Mediterraneo, le olive vengono ancora raccolte manualmente. Come detto, oggi è un elemento fondamentale della nostra alimentazione.

Ma l’olio d’oliva ha una storia che si perde nella notte dei tempi. La coltivazione delle olive e la produzione di olio hanno radici nell’antico Medio Oriente e in Egitto, ma è nel bacino del Mediterraneo che questa tradizione ha trovato la sua massima espressione. Greci e Romani facevano largo uso dell’olio d’oliva nelle loro cucine e nella cura del corpo, riconoscendone le qualità nutrizionali e terapeutiche.

L’olio extravergine d’oliva è noto per i suoi molteplici benefici per la salute. È ricco di grassi monoinsaturi, noti per contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache. Inoltre, è una fonte di antiossidanti, tra cui la vitamina E e i polifenoli, che aiutano a combattere l’infiammazione e a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. La sua associazione con una dieta ricca di frutta, verdura, pesce e cereali integrali è uno dei pilastri della dieta mediterranea, che è stata associata a una maggiore longevità e a un ridotto rischio di malattie croniche.

COME RICONOSCERE UN OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA DI QUALITÀ

L’olio extravergine d’oliva ha una versatilità tanto in cucina, evidentemente, quanto per altri tipi di applicazione. Ma, se pensate di conoscerlo a fondo, vi sbagliate di grosso. Sicuramente non siete a conoscenza di questi piccoli trucchi per scoprire se un olio extra vergine d’oliva sia di qualità o meno.

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Ci sono alcuni parametri che dobbiamo distinguere. Ovviamente attraverso i nostri sensi: l’olfatto e il gusto, in particolare. Per provare vari tipi di olio, tra una degustazione e l’altra procuratevi anche una mela per cancellare le sensazioni tra un assaggio e l’altro. Sicuramente un primo elemento è la percezione olfattiva: solamente annusando l’olio possiamo capire se esso è di buona qualità oppure se è scadente. Siamo di fronte a un olio di qualità se abbiamo sensazioni olfattive che rimandano alla frutta fresca, all’erba appena tagliata, al pomodoro, al carciofo, all’oliva ovviamente.

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Fondamentale, invece, l’assaggio. Se sentiamo il fruttato, l’amaro-piccante, il muschio, la nocciola, il carciofo, l’erba tagliata, siamo di fronte ad un olio extra vergine di oliva di qualità. Al contrario, il rancido, la muffa, il metallico, sono tutti elementi negativi.

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