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Palermo, arriva Santa Chiara nel cuore di Ballarò

Il volto iconico di Santa Chiara è apparso nel cuore di Ballarò. La rinomata piazzetta Sette Fate è illuminata dai colori vividi di un nuovo murales dell’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri, “l’Artista dei Santi” per le strade di Palermo.

Il murales di Santa Chiara

Il colorato affresco nasce per riqualificare il quartiere popolare di Ballarò, da sempre crocevia di diverse culture e di integrazione. Il nuovo murales sorge sulla parete che separa il complesso monumentale della Chiesa di Santa Chiara, sede dell’oratorio salesiano, e il Centro Agàpe della Caritas Diocesana.

Il progetto

Il murales fa parte del progetto “Restiamo insieme C.A.S.A. Ballarò 3.0”, finanziato direttamente dal Comune di Palermo e sostenuto dall’Impresa sociale Con i Bambini e l’Associazione Mercato storico Ballarò. Il progetto nasce in seguito al lockdown dovuto alla diffusione del Covid-19, per sostenere gli abitanti del quartiere dell’Albergheria, ritrovatosi a soffrire la mancanza di beni di prima necessità a causa dell’emergenza sanitaria.


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Le parole dell’artista

A Le Vie dei Tesori News, l’artista Igor Scalisi Palminteri, padre del nuovo murales, spiega così la scelta di raffigurare il volto della Santa: “Ho scelto di dipingere Santa Chiara perché è un mio grande amore e, insieme a San Francesco, fa parte del mio percorso artistico. È un esempio di donna straordinaria che ha sperimentato la fraternità”.  

Chi è Igor Scalisi Palminteri?

Igor, classe 1972, è un artista palermitano eclettico che esprime la propria arte attraverso varie forme. Prima tra tutte, la pittura. Laureato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto le sue opere sia in Italia che in Europa. Ma un occhio di riguardo l’ha riservato per la sua città, Palermo, arricchendola da splendidi murales. Suo quello raffigurante San Benedetto il Moro, il Santo Nero, sempre nel quartiere di Ballarò in occasione dell’undicesima edizione del “Mediterraneo antirazzista”. O ancora quello che ritrae Sant’Erasmo, con indosso un giubbotto salvagente, al molo che porta il suo nome. Suo anche quello “Viva Santa Rosalia“, in via Dei Benedettini, raffigurante la Santuzza, Patrona della città. Icone sacre rappresentate come semplici esseri umani, in grado di riqualificare i quartieri più antichi della città posare il loro vivido e colorato sguardo.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.