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Alla scoperta del gioiello segreto della Sicilia: Un viaggio nel magnifico borgo di 800 anime

Immerso tra le colline siciliane, il borgo di 800 anime svela un’atmosfera unica, avvolta da antiche tradizioni e uno scenario mozzafiato. Con le sue stradine lastricate e le case dai colori vivaci, questo gioiello segreto incanta i visitatori con il suo fascino senza tempo, invitandoli a esplorare i suoi tesori nascosti e a lasciarsi catturare dalla sua autenticità.

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borgo- fonte: Comune

Motta Camastra si configura come un minuscolo insediamento caratterizzato da affascinanti abitazioni, situato nell’ampia terra siciliana. Questo borgo, ubicato nella provincia di Messina, ospita circa 800 residenti che si distribuiscono tra il centro storico e le frazioni Fondaco Motta e San Cataldo.

Il tutto è compreso nella meravigliosa cornice ambientale della Valle Alcantara, attraversata dal fiume omonimo, e di cui Motta Camastra costituisce il fulcro vitale.

Storia e origine del borgo di Motta Camastra

Motta Camastra ebbe origine nel XII secolo come un modesto casale, ma già duecento anni dopo la sua natura cambiò, assumendo il ruolo di un piccolo feudo appartenente all’ammiraglio Ruggero di Lauria. Successivamente, passò nelle mani di Garcia Perez da Liquida e poi a Pietro Axone. Diverse famiglie si succedettero nel controllo del luogo, almeno fino al 1812, quando il sistema feudale giunse al termine.

Nel frattempo, si registrò un evento storico di notevole importanza: la battaglia di Francavilla, che nel 1719 vide gli Spagnoli prevalere sugli Austriaci. Questi ultimi si erano insediati proprio a Camastra, dove stabilirono il quartier generale e seppellirono il comandante Ferdinando Carlo Conte di Wolqk Enstein. Grazie alla terra fertile irrigata dalle acque dell’Alcantara e dei suoi affluenti, l’agricoltura divenne la principale fonte di sostentamento del paese. L’alta fertilità dei campi costituì un incentivo per sviluppare il settore primario, caratterizzato da ampi orti, agrumeti, frutteti di varietà, castagneti, pinete e uliveti. A ciò si aggiunsero ordinati vigneti beneficiati da un clima estremamente favorevole, tipicamente mediterraneo.

Cosa vedere nel borgo di Motta Camastra

Motta Camastra si configura come un affascinante centro storico da esplorare durante un’esperienza di viaggio che, anche se breve, lascia un’impronta indelebile e si incide nella memoria, meritando uno spazio degno in qualsiasi diario di viaggio. Il percorso può iniziare con la scoperta della Piazzetta Belvedere, proseguendo poi lungo via Roma e Corso Umberto. Quest’ultimo attraversa l’antico frantoio e si conclude in via Vittorio Emanuele, da cui è possibile ammirare chiaramente i resti del vecchio castello trecentesco.

La Chiesa di San Michele Arcangelo, gioiello dell’architettura ecclesiastica risalente al Seicento, costituisce una tappa imprescindibile. All’interno, risaltano due sculture in marmo del secolo precedente raffiguranti l’Immacolata e la Madonna di Montalto, entrambe realizzate nella scuola gaginiana. Proseguendo verso Piazza Madre Chiesa e Piazza Roccamare, si giunge a un balcone panoramico che offre una vista mozzafiato sull’orizzonte, intessuto dal cielo e dal mare. Nella suggestiva Piazza Croce, svetta il Palazzo Comunale.

Riprendendo Corso Umberto in direzione opposta, si arriva alla Chiesa dell’Annunziata, un antico edificio normanno che custodisce notevoli elementi artistici. Tra essi, spiccano il presbiterio a pianta quadrata con volta a crociera, la tela tardo settecentesca raffigurante la Madonna del Carmine e le statue lignee di San Calogero e Sant’Antonio Abate.

Motta Camastra si rivela così come un tranquillo borgo ricco di attrattive, tanto affascinante da conquistare l’ammirazione del celebre regista Francis Ford Coppola, che nel 1972 scelse il luogo come sfondo per alcune scene del suo capolavoro cinematografico, “Il Padrino“.

Eventi, sagre e manifestazioni

Non va dimenticato il tesoro di valore di Motta, rappresentato dalla noce, una frutta secca molto amata in questa regione. La popolazione ha addirittura pensato di celebrare annualmente questa deliziosa frutta con una manifestazione allegra e divertente, unica nel suo genere: la Sagra della Noce. Questo evento si tiene in modo puntuale tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, attirando un notevole numero di turisti e semplici curiosi. Di rilievo per la sua importanza e caratterizzazione è anche la Festa di San Biagio, una ricorrenza religiosa e allo stesso tempo folkloristica che si svolge il 3 febbraio, con riti liturgici e suggestive processioni serali.

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