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Crisi di governo, Zingaretti da Mattarella: “Sostegno a Conte”

Nuova giornata fitta di impegni per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sarà impegnato oggi al Quirinale per la seconda giornata di consultazioni. Dopo aver sentito ieri i presidenti delle camere oggi Mattarella inizia a ricevere i partiti, tra cui Iv e Pd. Domani tocca a M5S, Lega, Fi e Fdi.

PD (NICOLA ZINGARETTI) – “Abbiamo rappresentato al presidente della Repubblica la nostra grande preoccupazione per l’apertura della crisi, che continuiamo a considerare un atto irresponsabile. Auspichiamo una soluzione della crisi in tempi rapidi e abbiamo esposto la disponibilità del Pd ad appoggiare un reincarico al presidente Conte nella direzione della responsabilità nazionale. Un Governo che possa contare su un’ampia maggioranza parlamentare nel solco dell’europeismo”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al termine del colloquio della delegazione del Pd con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni. 

ITALIA VIVA (MATTEO RENZI) – “La Caccia al singolo parlamentare è indecoroso, si è fatto credere che con un voto o due si affrontasse la crisi. Iv è esattamente l’opposto come dimostrano le nostre ministre che si sono dimesse”. Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni. “Iv ha espresso al presidente della Repubblica la preoccupazione non già per la crisi politica ma sanitaria, economica ed educativa del Paese dopo la pandemia. C’è chi pensa di far credere che la discussione sia tra caratteri, personalità, piccoli risentimenti, niente più lontano dal vero: non sta né in cielo né in terra. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti, soprattutto di quelli su cui non siamo d’accordo”.

 “Andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia, rischiamo di perdere l’appuntamento con il recovery – continua Renzi – Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale”.

LEU (FEDERICO FORNARO) – “Se si mettono sul tavolo inizialmente veti sulle persone non si agevola la soluzione della crisi. Occorre avere tutti senso della responsabilità del limite e della realtà. Corriamo il rischio di alimentare un fossato che sta continuando ad allargarsi tra la vita dei cittadini e la politica”, ha detto Federico Fornaro di Leu al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente Mattarella.

GRUPPO MISTO (BRUNO TABACCI) – “In questo contesto così difficile un reincarico a Conte ci sembra necessario perché è l’unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura. Quello che si deve cercare di fare è dar vita a un governo ancora più autorevole di quello attuale”. Così Bruno Tabacci, della componente Centro democratico-Italiani in Europa del gruppo Misto della Camera, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato, Sergio Mattarella.

+ EUROPA (EMMA BONINO) – “Saremo disponibili a dialogare con un nuovo premier incaricato che abbia un profilo autorevole, europeista e riformatore, che coinvolga le forze che nel Parlamento europeo sostengono la commissione a guida Ursula von der Leyen”. Lo ha detto Emma Bonino, rappresentante del gruppo +Europa, al termine del colloquio con Mattarella. 

AUTONOMIE SENATO (JULIA UNTERBERGER) – “Abbiamo espresso al presidente della Repubblica la preferenza per il Conte Ter punto di equilibrio per tutti i partiti che formano questo governo e per dargli stabilita’”. Lo ha detto Julia Unterberger (Autonomie Senato) al termine del colloquio. “Abbiamo confermato al presidente Mattarella l’impegno per la formazione di un governo europeista e abbia all’interno il tema delle autonomie e delle minoranze”.

Gli scenari e le possibili intese

Il Partito Democratico e il M5S blindano Conte. In Senato nasce intanto il gruppo di ‘responsabili’ Europeisti. Italia Viva, dal canto suo, ha confermato che non porterà il nome di Conte al Colle ma non chiude le porte a Di Maio e lancia una sfida al Pd sul nome di Paolo Gentiloni: “Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte. Sanno benissimo che sto lavorando al fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi”, ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro Luigi Di Maio. Di Maio ha quindi confermato l’intenzione del M5S di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come “unico nome quello di Giuseppe Conte”.

La mossa della Bellanova

“Noi non poniamo veti su Conte e non subiamo veti da nessuno ma sicuramente non c’è solo Conte. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi. Non discutiamo gli uomini, discutiamo prima dell’impianto programmatico”, aveva detto la presidente di Iv ed ex ministro Teresa Bellanova a Tgcom24.

“Io condivido e chiedo il mandato sulla proposta a Mattarella di un incarico a Conte per dare vita ad un governo che raccolga il suo appello a un nuovo governo europeista che possa contare su ampia base parlamentare”, ha detto Nicola Zingaretti in direzione Pd. Anche grazie al Recovery plan “non dobbiamo avere come obiettivo di restaurare l’Italia che c’era prima ma costruirne una nuova. Per questo non si può consegnare a questa destra il nostro Paese”, ha aggiunto Zingaretti. 

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