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Il percorso di studio da seguire per chi vuole coltivare la passione per lo sport

Qual è il percorso di studio ideale per chi desidera coltivare a livello accademico la propria passione per le attività sportive in Italia?

Parliamo di chi vuole fare dell’attività sportiva, teorica e pratica, il punto di riferimento determinante della propria vita. Esiste in Europa e anche in Italia un percorso di studi che possa privilegiare questo aspetto, in termini accademici. Si tratta di Scienze motorie. Gli obiettivi specifici per il corso di laurea in Scienze motorie, sport e salute forniscono competenze adeguate alla comprensione, la progettazione, la conduzione e la gestione di attività motorie e di tipo sportivo, in strutture pubbliche, private, di gruppo e individuali. Questo corso di studio è basato sul principio di benessere psicofisico e per il mantenimento delle capacità motorie che sono fondanti in specifici e diversi ambiti.

Come funziona il corso di laurea in Scienze motorie

Tra questi troviamo quindi lo sport di competizione, lo sport di tipo sociale, quello per gli individui diversamente abili e per il recupero post riabilitativo. La struttura dei corsi privilegia già dal primo anno contenuti che si basano su principi di tipo teorico, abbinati con insegnamenti ad elevato contenuto pratico. Lo stesso metodo verrà in seguito applicato anche durante il percorso triennale in modo tale che gli apprendimenti delle materie precedano le competenze di tipo pratico applicativo. Le attività didattiche oltre alle lezioni in aula prevedono quindi esercitazioni in laboratori didattici, attività di genere pratico in palestra, piscine e campi polivalenti. Questo percorso di studio quindi da una parte si differenzia rispetto a quello di discipline di altro genere, mentre sotto molti punti di vista ricorda e segue lo stile delle discipline scientifiche con laboratori e attività pratiche svolte per rendere l’apprendimento teorico il più possibile comprensibile e spendibile.

Come diventare allenatori di calcio a Coverciano

Naturalmente il calcio è lo sport più seguito e apprezzato in Italia, così come nel resto d’Europa dove viene seguito da milioni di persone appassionate. Pertanto sono davvero molte le persone che ambiscono a fare di questa passione un vero e proprio mestiere. Tuttavia per diventare degli allenatori di calcio a livello professionistico è necessario ottenere il patentino di abilitazione che prevede un corso e un costo, come step fondamentali per accedere a questo genere di cosa.

Per poter allenare è quindi obbligatorio e necessario essere in possesso di alcuni patentini, i cui requisiti sono stati organizzati e fissati dalla FIGC, la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il primo step è quello di diventare allenatori di calcio per bambini, con quello che è denominato corso UEFA C. Con questo titolo si può allenare in categoria Juniores. In base a questo tipo di qualifica si può in seguito accedere ai campionati degli Allievi Nazionali, mentre per allenare la Primavera di una squadra bisogna compiere un ulteriore step. Lo step successivo è quello di classe Uefa D, che è specifico per allenare la Prima Squadra.

Allenatori professionisti di classe Uefa A, il patentino di Coverciano

L’ultimo step, quello per diventare allenatori professionisti a tutti gli effetti è quello dell’UEFA A. Il corso si svolge a Coverciano e comporta 192 ore di lezione teorica e pratica e un costo di 2.500 euro. Per accedere a questo tipo di corso bisogna avere come requisiti minimi: 30 anni di età ed è necessario essere in possesso del patentino C e del patentino D. Questo comporta che per accedere a questo esclusivo corso di Coverciano bisogna essere già dentro il sistema dei patentini di allenatori di classe inferiore. Raramente è successo che un allenatore potesse superare questi step intermedi, ma in genere anche per gli ex calciatori professionisti, si pensi ad esempio ai vari Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso, Vincenzo Montella e via dicendo, è stato necessario seguire l’intero iter per diventare allenatori di top club a livello nazionale ed europeo.

Il Mondiale in Qatar 2022 Il calcio professionistico è sempre più seguito attraverso le nuove tecnologie digitali, accedendo ai canali specifici di streaming. Il Mondiale che sta per iniziare in Qatar, tra polemiche e contestazioni, sarà un’occasione per seguire una manifestazione importante in termini di scommesse calcio che coinvolge un numero significativo di Paesi e con una imponente copertura mediatica. Nonostante la defezione della Nazionale di Roberto Mancini, non qualificata, sarà un’occasione per vedere come il calcio professionistico approccerà ai paesi arabi, che durante gli ultimi tempi hanno manifestato grande interesse per questo tipo di sport e di spettacolo. Potrebbe anche decretare l’ultimo capitolo della sfida degli ultimi anni tra due campionati di livello assoluto come Lionel Messi dell’Argentina e Cristiano Ronaldo per il Portogallo. Due stelle del calcio che durante gli ultimi anni hanno fatto parlare di loro, ma che sono sempre più vicini alla conclusione della loro sfavillante carriera di professionisti. Difficile però stabilire quale sarà il futuro per Messi e Ronaldo, quando smetteranno la loro attività agonistica.

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