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Sicilia, allarme truffe col porta a porta agli anziani: il decalogo per evitarle

Negli ultimi giorni si è riscontrato un boom di truffe con i pacchetti luce in Sicilia. I numeri sembrerebbero spaventosi e i più colpiti risulterebbero i nonni e le persone più anziani.

A lanciare l’allarme Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori che ha svolto una apposita indagine in regione. Queste truffe avvengono maggiormente attraverso la vendita del porta a porta. I presunti venditori si presentono a casa del malcapitato, fingendo di dover sostituire per forza il contratto di luce a causa del mercato libero. Ovviamente il tutto è una truffa.

Altra tecnica di truffa è quella di fingersi rappresentanti delle imprese di distribuzione che devono compiere interventi sui contatori. In questo caso vengono chiesti agli utenti dati dei contratti e sottoposti nuovi documenti da firmare che, in realtà, nascondono a tutti gli effetti contratti di fornitura.

Il decalogo contro le truffe

Queste sono le regole contro le truffe:

Se non si è interessati a proposte commerciali, non aprire la porta: basterà dire “no grazie” per evitarsi fastidi e problemi.

Ricordare che nessun operatore di società energetiche, telefoniche, bancarie o assicurative è autorizzato a riscuotere denaro direttamente presso il domicilio degli utenti.

Gli operatori che bussano alla porta devono obbligatoriamente indossare un cartellino identificativo, riportante il nome dell’addetto e della società per cui lo stesso lavora.

Non mostrare (nemmeno se viene richiesto) alcun documento o alcuna bolletta che contenga i vostri dati personali.

Non credere alle promesse di astronomici risparmi in bolletta e non firmare mai alcun documento o contratto prima di aver letto attentamente tutte le condizioni.

Se si è interessati alla proposta commerciale, farsi lasciare la relativa documentazione. Valutarla con calma e attenzione, senza alcuna fretta, comparando le varie offerte presenti sul mercato.

Qualora si firmi un contratto per errore o dietro inganno, o anche nei semplici casi in cui non si è più convinti dell’offerta stipulata, è sempre possibile esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla ricezione del contratto. Basta inviare una raccomandata alla società e comunicando il recesso.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”