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Vaccino obbligatorio e super Green pass, si va verso la stretta: le novità

Il virus del Covid che dilaga in Europa si teme stia per passare la frontiera, così il governo si avvia ad accrescere le difese immunitarie con una stretta sul Green Pass, a partire dai locali pubblici. Allo studio anche limiti alla validità dei tamponi. Sul tavolo della discussione anche l’obbligo di vaccino, introdotto ieri da Vienna.

La terza dose potrebbe essere anticipata al quinto mese. Tuttavia il vaccino obbligatorio per legge è una decisione che manda in frantumi la politica. Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi si dice però favorevole a questa ipotesi. L’allarme lanciato dalle imprese: pandemia e inflazione minacciano la ripresa.

Un’ipotesi che chiede di considerare anche il presidente dell’Iss Locatelli per forze di polizia, impiegati pubblici e professori. Inoltre, avanza l’idea di ridurre a 5 mesi l’intervallo per la terza dose. “La strada è un super Green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni”. A sottolinearlo, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. “Se ci saranno cambi di colore perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati, per colpa dello zoccolo duro dei no vax, estrema minoranza, sempre più invisa? – prosegue Brunetta – Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il Green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali”.


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Sono 93.215.976 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 93,3% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.954.053 (nel dettaglio 71.327.414 Pfizer/BioNTech, 15.235.939 Moderna, 11.544.596 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.846.104 Janssen). È quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 06:23 di oggi.

Sono state somministrate 623.760 dosi addizionali pari al 69,66% della popolazione potenzialmente oggetto di tali somministrazioni ed effettuati 3.126.344 richiami (booster) al 60,93% della popolazione potenzialmente oggetto di dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi. Le persone che hanno avuto almeno una prima dose sono 46.955.559, l’86,94% della popolazione over 12, quelle che hanno completato il ciclo vaccinale 45.638.318, pari all’84,50% della popolazione over 12.

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