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Lavoro Sicilia, lo sfogo della lavoratrice: “Quanto mi hanno offerto all’ora, come si può accettare?”

Lavoro in Sicilia, lo sfogo della lavoratrice “vi racconto quanto mi hanno offerto all’ora, come si può mai accettare?”

Lavoratrice
Lavoratrice – Fonte:web

Condividiamo il messaggio di una giovane aspirante lavoratrice dalla Sicilia, che ha scelto i social per condividere la sua testimonianza, la quale si presenta senza dubbio toccante.

Sui social media, si moltiplicano le lamentele di migliaia di lavoratori che si sentono disillusi dopo molte esperienze negative. Non riguarda solo la difficoltà di trovare l’occupazione desiderata o un ambiente di lavoro ideale. Non si tratta nemmeno di problemi specifici durante i colloqui. Quello su cui convergono tutte le preoccupazioni degli aspiranti lavoratori è la remunerazione offerta dai datori di lavoro, che troppo spesso si rivela irrisoria e al limite della decenza. Condividiamo una testimonianza proveniente dalla Sicilia.

Lo sfogo della lavoratrice: “Come posso accettare una paga di 6 euro lordi?

Sento sempre dire che i giovani di oggi non hanno nessuna voglia di lavorare, che l’Italia è rovinata dalla nullafacenza, che siamo tutti pantofolai. Ma voi dovete spiegarmi come si può accettare di lavorare a 6 euro lordi l’ora. In più, chiedono di coprire turni di lavoro anche in orari serali, fino alle ore 23Di straordinari non se ne parla nemmeno. Questo non è lavoro, questo è sfruttamento: usiamo le parole giuste“. Inizia così la denuncia di una giovane aspirante lavoratrice proveniente dalla Sicilia, la cui identità sarà preservata per garantire il suo diritto alla privacy. Per fortuna, la persona al centro di questa dolorosa segnalazione ha scelto di non accettare l’opportunità lavorativa, se possiamo chiamarla così.

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Sebbene l’identità di questa donna sia protetta, le parole che ha scritto e condiviso su Facebook meritano sicuramente di essere citate. Il suo racconto prosegue con le seguenti parole: “Poi i datori e gli imprenditori si lamentano che non trovano personale, che sono sotto organico e che non sanno come tirare avanti le loro attività. Beh, se devo accettare queste condizioni, continuo a tenermi il mio posto, anche se avrei preferito cambiareMa cambiare per cosa, per quali prospettive? Preferisco lavorare in regola e con dignità e rispetto di sé è veramente sempre più difficileChe tristezza!“. Come non essere d’accordo con ogni singola parola?

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