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Le varianti di Covid-19 preoccupano l’Italia, si va verso la zona arancione: intanto Moderna lavora a un nuovo vaccino

Le varianti di Covid-19 rischiano di portare l’Italia nuovamente in zona arancione e qualche regione in rosso, come l’Abruzzo. Da domenica quasi metà del Paese rischia di finire nuovamente nella fascia intermedia. La certificazione arriverà però soltanto con la pubblicazione dei nuovi dati del monitoraggio.

Le regioni più a rischio sono Lombardia (dove da ieri quattro comuni sono in lockdown), Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Marche. La situazione più delicata è quella dell’Abruzzo dove ci sono già due province in zona rossa, quelle di Pescara e Chieti. Da venerdì però, c’è il serio rischio che l’intera regione sfori l’indice Rt 1.25.

Intanto la Commissione Ue, per contrastare la pandemia, ha chiesto celerità nell’autorizzazione dei vaccini mentre l’Aifa ha dato il via libera al vaccino AstraZeneca fino ai 65 anni d’età. Agli anziani invece saranno somministrati i vaccini mRNA Pfizer e Moderna.

Via libera dell’Aifa al vaccino AstraZeneca fino ai 65 anni

Via libera dell’Aifa alla somministrazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni e in buone condizioni di salute. Lo ha fatto sapere il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, intervistato al Tg1.

“Aifa, seguendo le indicazioni Ema, aveva già dato l’autorizzazione per tutte le fasce di età. Quindi venerdì uscirà la circolare del ministero con l’indicazione ulteriore fino a 65 anni”, ha detto. A più anziani o fragili invece devono essere somministrati i vaccini a mRNA Pfizer e Moderna.

L’allarme dell’Iss sulla variante inglese

Per quanto riguarda la variante inglese, più fonti, tra cui l’Iss, hanno confermato la sua maggiore pericolosità. La variante inglese causerebbe infatti un maggiore rischio di ospedalizzazione e decesso.

“Nuove evidenze, basate su analisi preliminari nel Regno Unito, portano a ipotizzare un aumento della gravità di malattia, con maggiore rischio di ospedalizzazione e di decesso per i casi con variante inglese”, ha evidenziato l’Istituto superiore di sanità.

“Inoltre la maggiore trasmissibilità della variante inglese si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando così un aumento del numero di casi gravi. Tale aumento di gravità o di letalità non è stato ipotizzato, al momento, per le varianti brasiliana e sudafricana”.

Moderna lavora a un vaccino contro le varianti

Intanto Moderna ha annunciato di essere impegnata a lavorare incessantemente per rendere disponibili dei vaccini contro le varianti più rilevanti. Presto potrebbero arrivare anche farmaci con anticorpi monoclonali efficaci rispetto alle mutazioni.

“La Commissione europea sta dialogando con noi su come prepararci al 2022, anche per far fronte a potenziali varianti”, ha annunciato Ste’phane Bancel, CEO di Moderna, dalla quale la stessa Commissione Ue acquisterà 150 milioni di dosi aggiuntive di vaccino

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A proposito dell'autore

Giornalista, nata a Palermo il 23 gennaio 1990, è social media manager e addetto stampa di alcune importanti realtà turistiche e imprenditoriali. Ha una laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” e magistrale in “Scienze dell’Informazione, Comunicazione ed Editoria” conseguita all’Università degli Studi di Tor Vergata. Nel 2018 ha pubblicato il saggio “L’uomo del dialogo contro la mafia, la storia di Padre Pino Puglisi” edito da "La Zisa". Dal 2020 è capo redattore di Cook Magazine, rivista di settore.