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A Palermo una casa per le orchidee

la chiamata alle armi per ridare vita a una bellezza dimenticata

L’ex giardino inglese, adesso parco Piersanti Mattarella, è stato progettato nel 1851 dal famoso architetto Giovan Battista Filippo Basile.

Il nome giardino inglese derivava proprio dallo schema – molto in voga nell’800 – con cui Basile costruì il parco. Perché non creò uno spazio geometrico e misurato, come erano i giardini all’italiana. Bensì un parco che seguiva e assecondava le forme e le irregolarità stesse della natura, come i giardini all’inglese. Quello che in molti non sanno, o semplicemente ignorano pur passandoci accanto ogni giorno, sono le bellezze nascoste dentro questo scrigno, come la serra Liberty, da anni in abbandono e vittima di vandalismo. Ed è proprio lì che dovrebbe prendere vita il progetto: La casa delle orchidee.

Le parole di Daniele Giliberti di Vivi Sano Onlus

“È un luogo di inestimabile valore, anche per me” ci dice Daniele Giliberti, responsabile di Vivi Sano Onlus (Associazione di Promozione Sociale costituita il 1° marzo del 2012) parlando non solo del parco, ma anche della serra Liberty. “Non c’è neanche una saldatura, è tutta giuntata, e ovviamente vogliamo agire nel massimo rispetto dell’opera del Basile, insieme agli uffici della Soprintendenza per non snaturarne la destinazione”.

Il progetto La casa delle Orchidee punta all’inclusione, al sostegno e alla bellezza. L’idea è quella di riprendere la struttura in vetro e ferro battuto di Basile, per poi usarla come serra per le orchidee, ricreando un clima a loro adatto, e “all’ombra del Ficus” (uno splendido esemplare di macrophylla) aggiungere anche un servizio bar: il tutto gestito da ragazzi con la sindrome di Down e/o autistici ad alto funzionamento.

Nel progetto sono state incluse anche le scuole del circondario.

Ha una grande valenza educativa per un bambino poter partecipare alla raccolta firme” continua Giliberti, immaginando come spiegare a un giovanissimo come la sua firma serva a “riqualificare un bene della città” possa sicuramente dargli (o darle) un’immagine potentissima, la sensazione di aver attivamente fatto qualcosa per la propria città.

Il coinvolgimento delle scuole

Così coinvolte, le scuole hanno proposto con entusiasmo di far donare da ogni classe un esemplare di orchidea. Non solo le scuole si sono dette felici di poter contribuire, infatti dopo la prima condivisione sui giornali dell’iniziativa, la raccolta firme ha avuto un’impennata e in molti ci hanno tenuto a contattare l’associazione e lo stesso Giliberti per esprimere la voglia di dare una mano. Tra le tante collaborazioni, una molto importante sarebbe quella con l’orto botanico di Palermo (Istituzione museale e didattico-scientifica con sede in via Lincoln), dove vengono coltivate molte varietà di orchidee; con l’orto botanico collaborano già per un progetto sulle alofile mediterranee, al Parco della Salute.

Tutti possono dare un contributo…

Incantata da questo progetto, ho chiesto a Giliberti: “Come possiamo aiutare noi cittadini ?”.

Quello di cui hanno bisogno, dice un po’ ridendo ma ovviamente con grande serietà, è una “chiamata alle armi”, perché per essere inclusivi chiedono “una mano ai giovani che hanno questa passione, per poter collaborare attivamente”.

Come farlo? Con il passaparola e facendo pressione sui decisori politici, affinché il Comune venga messo alle strette e capisca la bella opportunità che è in gioco, per poter non soltanto ridare vita a un luogo magico, che verte in stato di abbandono e degrado (nel centro della nostra città), ma anche per dare nuove possibilità a progetti di inclusione e di crescita, qualità che Giliberti vede “Nell’anima di Palermo”.
Nel “linguaggio dei fiori”, l’orchidea simboleggia un ringraziamento per la concessione d’amore, mentre in oriente simboleggia la purezza, valori importanti che ci ricordano quanto possiamo dare alla nostra splendida città, che ha bisogno del nostro sostegno per rinascere.

Per qualsiasi informazione e per rispondere alla chiamata alle armi, potete scrivere alla mail: [email protected] , oppure telefonare ai numeri: 091 2737904, 334 8703074.


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A proposito dell'autore

Inguaribile nerd, dopo il triennio alla scuola di fumetto di Palermo, ho deciso di unire la mia passione per il disegno con quella della scrittura, così mi sono iscritta alla scuola Holden. Da qualche anno, sono tornata in Sicilia, la mia terra, dove mi occupo di corsi brevi di disegno e scrittura per bambini e di fumetto per ragazzi.