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Covid: rientri in Sicilia. Tampone si, tampone no?

Covid. E’ previsto per oggi un nuovo confronto Stato-Regioni sulle norme per il Natale. Tali norme dovrebbero entrare in vigore da questa settimana vista l’imminente scadenza del Dpcm fissata al 3 dicembre. Da venerdì, quindi, dovrà esserci un nuovo decreto con le nuove regole che probabilmente resteranno in vigore fin dopo Capodanno.

Rientri in Sicilia con tampone

Uno dei punti del dibattito riguarda i rientri in Sicilia. La Regione, infatti, per consentire il ricongiungimento con i propri cari per le feste natalizie pensa ad una via libera al ritorno, ma con tampone. Quindi la proposta è quella di far sottoporre al tampone tutti coloro che intendono rientrare nell’Isola. Il tampone potrà essere fatto al massimo 72 ore prima del viaggio oppure in aeroporto al momento dell’arrivo.

Roma si oppone e prevede altre norme

Il Governo non è convinto che questa possa essere la giusta soluzione. Si paventa l’ipotesi di consentire i viaggi solo tra Regioni dello stesso colore. In particolare sarebbe possibile spostarsi solo tra regioni gialle. E questo fino al 18 dicembre, per poi limitare nuovamente gli spostamenti fino a Capodanno o fin dopo l’Epifania. Per il ministro Speranza la prudenza servirà per tutelare “noi e i nostri cari” ma è anche “una forma di rispetto per i medici, infermieri e operatori sanitari che rischiano la vita per curarci”.


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Il messaggio è molto chiaro: spostarsi solo se è necessario, stare a casa e ridurre il più possibile il numero dei contatti fra persone.

Le altre norme in vista del Natale

Infatti, per ciò che riguarda il numero di persone da ospitare “c’è una forte raccomandazione del governo a non portare persone a casa che non siano conviventi“, ed è una norma già vigente.

Il Governo, ancora, ribadisce l’intenzione di mantenere, se non estendere, il coprifuoco anche alla notte di Natale e a quella di Capodanno aumentando di un’ora l’arco temporale, ovvero dalle 22 alle 6.

“È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di inziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentiraà di piegare la curva. Quindi io penso proprio di sì”. E sulla Messa di Natale: “È chiaro che se c’è un corpifuoco penso che vada rispettato per tutti. Se c’è un coprifuoco c’è un coprifuoco”.


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