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100 anni del Milite ignoto: storia e perché si celebra oggi

Oggi, 4 novembre 2021, ricorre il centenario della tumulazione del Milite Ignoto, simbolo di un’intera nazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La storia del Milite Ignoto

Nel 1921, dopo una lunga discussione, la salma del Milite Ignoto venne tumulata al Vittoriano, l’Altare della Patria. La signora Maria Bergamas ebbe il difficile compito di scegliere tra undici salme di soldati, morti in diverse zone del fronte, quella che avrebbe potuto rappresentare il figlio Antonio, morto durante la Grande Guerra e il cui corpo non fu mai riconosciuto. Quella salma in particolare sarebbe diventata proprio la salma del Milite Ignoto, simbolo dei caduti in Guerra. La bara scelta dalla donna, prima di arrivare a Roma, affrontò un lungo viaggio con una cerimonia speciale.

Il solenne viaggio della salma

Un viaggio solenne che radunò grandi folle lungo le stazioni per onorarne il ricordo. Vennero effettuate tredici fermate e il 2 novembre il treno arrivò a Roma accolto dalla famiglia reale. Un grande corteo accompagnò la salma alla basilica di Santa Maria degli Angeli e il 4 novembre 1921, esattamente tre anni dopo la fine ella Prima Guerra Mondiale, la salma venne sepolta all’Altare della Patria con una cerimonia ufficiale.


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Milite ignoto: simbolo nazionale

Nasce così il significato simbolico del Milite Ignoto, una salma senza nome che divenne identità nazionale. Il simbolo di un popolo, fatto di gente comune, che si sacrificò per la libertà del proprio Paese.

La funzione del Milite Ignoto nei decenni

La tomba del Milite Ignoto è sempre sorvegliata da due militari appartenenti alle diverse forze armate italiane che si alternano nel servizio. Nel tempo, divenne anche luogo simbolo di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente in occasione di festività civili, rendendo omaggio al monumento con la deposizione di una corona d’alloro. Attualmente, il Presidente della Repubblica si reca all’Altare della Patria in tre diverse occasioni durante l’anno: il 25 aprile (Festa della liberazione nazi-fascista), Festa della Repubblica (2 giugno) e nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate (il 4 novembre).

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.