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Bolletta shock di 30mila euro, panineria di Via Maqueda costretta a chiudere

Il caro energia miete le sue vittime, anche a Palermo. A pagare il prezzo più caro infatti saranno le piccole-medie imprese del territorio. “Gentili clienti, con immenso dispiacere dobbiamo comunicare lo stop temporaneo delle attività di ristorazione del Vasami”. Questo l’inizio del post che da oggi appare sulla pagina Facebook di “Vasami”, la nuova burgheria di via Maqueda, nel centro storico di Palermo.

“Un annuncio che non racconta di un periodo di ferie per tutto il personale, ma di una sospensione delle attività a causa del caro energia. L’ultima bolletta è stata di oltre 30mila euro e quella precedente era molto vicina – dice tra l’esasperato e l’addolorato l’imprenditore palermitano Filippo Genovese – e parliamo solo di luce e gas. Costi ai quali si aggiungono quelli del personale. Credete che sia bello comunicare a oltre 15 persone che devono rimanere a casa? Questa è la dimostrazione che a pagare le spese sono sempre e solo le imprese, i collaboratori e il sistema economico che gira attorno alle attività di ristorazione. Lo dico con grande tristezza, ma anche molto arrabbiato, se il governo non mi dirà come fare rimarremo chiusi”

“L’ultima bolletta è stata di oltre 30mila euro e quella precedente era molto vicina – dice tra l’esasperato e l’addolorato l’imprenditore palermitano Filippo Genovese – e parliamo solo di luce e gas. Costi ai quali si aggiungono quelli del personale. Credete che sia bello comunicare a oltre 15 persone che devono rimanere a casa? Questa è la dimostrazione che a pagare le spese sono sempre e solo le imprese, i collaboratori e il sistema economico che gira attorno alle attività di ristorazione. Lo dico con grande tristezza, ma anche molto arrabbiato, se il governo non mi dirà come fare rimarremo chiusi”.

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