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Da oggi niente mascherina all’aperto: ecco le nuove regole


Sembrava che il momento non arrivasse mai e invece….ci siamo! Da oggi niente mascherina all’aperto in zona bianca. L’ordinanza del ministro della Salute Speranza dispone che da oggi, 28 giugno 2021, decade l’obbligo che era stato istituito nel marzo 2020.

Sarà comunque obbligatorio portarla con sé e utilizzarla in determinate circostanze. Al chiuso, negli esercizi commeriali, sui trasporti pubblici, anche se ci si incontra tra vaccinati.

Ecco come funzionano le nuove regole sulle mascherine.

Le nuove regole

In primo luogo, l’ordinanza del ministro Speranza prevede che «nelle zone bianche», cioè adesso tutta Italia, «cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto». Ma ci sono delle eccezioni «per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario».

L’ordinanza è valida fino al 31 luglio 2021.

Le situazioni in cui la mascherina è ancora obbligatoria

E quali sono le eccezioni in cui la mascherina rimane obbligatoria? Si tratta di tutte quelle situazioni in cui non è possibile mantenere il distanziamento sociale. Ovvero: si può togliere quando si passeggia in strada da soli o con partner o conviventi ma si deve indossare quando si entra in un ambiente chiuso come un negozio. Si può togliere se ci si siede in un bar o in un ristorante all’aperto ma va indossata quando si va alla cassa per pagare il conto. I camerieri invece devono indossarla sempre, anche quando servono ai tavoli che dovrebbero essere posizionati a un metro di distanza l’uno dall’altro.

E ancora: bisognerà indossare la mascherina anche quando ci si alza dai tavoli nei ristoranti, ad esempio per andare in bagno. Sui mezzi pubblici come arei, treni e autobus la mascherina resta obbligatoria. E quindi mentre nelle stazioni e alle fermate si può stare senza, bisogna indossarla quando si sale su treni o bus. Bisogna tenerla nei cinema, nei supermercati e anche, scrive oggi Repubblica, negli spettacoli all’aperto, dove comunque i gestori devono mettere le sedute distanziate: «Come ha detto a suo tempo il Cts, tutte le attività per le quali esiste un protocollo non cambiano».

In spiaggia invece la mascherina non è obbligatoria, purché si rimanga all’aperto e si rispetti la distanza di un metro. Ma al mare rimangono vietati i giochi di gruppo, mentre bagnini e camerieri devono tenerla. Con un’unica eccezione: se lavorano al bancone dietro una protezione di plastica. E ai matrimoni? La Stampa scrive oggi che al chiuso anche gli sposi, così come tutti i partecipanti alla cerimonia, devono indossare la mascherina, nonostante l’obbligo del Green Pass. Mentre è consentito ballare all’aperto senza mascherina a distanza di un metro e al chiuso con la mascherina a distanza di due metri.

Infine, i vaccinati. Al chiuso l’obbligo rimane anche per chi è stato immunizzato con due dosi. Alcuni esperti avevano proposto di eliminarlo ma, con l’avvento della variante Delta, al momento questa opzione non è praticabile.

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.