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In Sicilia avvistati due esemplari di Caravella portoghese, animali pericolosi per l’uomo

Un pericoloso esemplare di animale aqcuatico minaccia i nostri mari. AAA tartarughe marine cercasi! Ebbene si, le tartaruche marine sono il loro nemico. Si chiamano caravelle protoghesi e sono stati avvistati nel mare di Lampedusa due esemplari. Si tratta di un animale che ha sembianze simili a quelle di una una medusa o un calamaro.

Il primo avvistamento di Physalia physalis (questo e’ il suo nome scientifico), che ricorda una caravella con le vele spiegate, era stato fatto venti giorni fa. Ne aveva riferito il 27 febbraio scorso il sito dell’Area marina protetta delle Pelagie. Un pescatore l’aveva scambiata per uno strano calamaro. L’esemplare era vivo al momento del ritrovamento.

E’ stato agganciato con la canna da pesca, portato sulla banchina, chiuso in un contenitore e gettato. Fortunatamente il pescatore si è accorto in tempo della pericolosita’ dell’organismo ed ha evitato il contatto diretto. “Non vogliamo creare allarmismi, perche’ al momento si tratta di un unico esemplare – si legge sul sito – ma preghiamo tutti di prestare la massima attenzione, e in caso di avvistamento di evitare il contatto e di far pervenire la segnalazione all’Area Marina Protetta”.

Ieri il secondo avvistamento di caravella

Un avvistamento di un altro esemplare, però, e’ stato fatto ieri, e lo racconta il sito dell’Ispra. “La caravella portoghese, a causa del suo aspetto – spiega l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale – viene spesso scambiata per una medusa. In realta’ e’ un sifonoforo, ossia un’aggregazione di individui specializzati. Collegati tra loro al punto da essere completamente dipendenti per la loro sopravvivenza. Ha dei tentacoli molto lunghi (quelli dell’esemplare avvistato misuravano parecchi metri) e fortemente urticanti e i suoi veleni sono tossici per l’uomo”.

“Non si tratta – spiega l’Area marina – di una specie comune nei nostri mari, anche se ci sono state diverse segnalazioni nel corso del tempo. Nonostante cio’ questa creatura, nel Mar Mediterraneo, non e’ mai riuscita a proliferare, per via della temperatura delle acque troppo bassa rispetto al suo ambiente naturale. Eppure, l’aumento dei valori medi della temperatura del mare ne sta agevolando la comparsa.

Inoltre, la scarsa presenza di predatori come le tartarughe marine, potrebbe avere dei vantaggi per il suo insediamento nel nostro mare. Eventi come questi sottolineano maggiormente la necessita’ di tutelare il nostro mare e, in generale, la natura”.

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.