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India capitale del Covid, variante letale e contagi fuori controllo: l’Italia ferma gli arrivi

La diffusione del Covid in India è ormai fuori controllo. A causa della nuova, violentissima variante nata dalla “fusione” di tre ceppi le autorità sanitarie hanno registrato il quarto record consecutivo di contagi giornalieri: in 24 ore sono state segnalate 349.691 nuove infezioni, per un totale di 16,96 milioni di casi dall’inizio della pandemia. Si tratta quindi del secondo Paese più colpito al mondo dopo gli Usa, ma in questo periodo è quello in cui si registra il numero più alto di infezioni giornaliere. I casi nel Paese di 1,35 miliardi di abitanti rappresentano oltre un terzo del totale globale dei contagi confermati sabato dall’Oms, 849.130 nuovi contagi.

Eppure meno di tre mesi fa l’India registrava “solo” 10mila nuovi contagi al giorno. I decessi sono stati 2.767, il dato più alto in assoluto, per un totale di 192.311 vittime. Per numero di decessi, l’India è il quarto Paese al mondo dopo Usa, Brasile e Messico. La media giornaliera delle vittime – spiega l’Agi – è salita da 300 a oltre 2.700 e continua a salire. La capitale New Delhi, la cui zona è una delle più colpite, con gli ospedali al collasso soprattutto per mancanza di ossigeno, ha annunciato che estenderà il lockdown di una settimana. Il governo del premier nazionalista, Narendra Modi, criticato per non aver saputo rispondere adeguatamente a questa nuova ondata, ha mobilitato aerei militari e treni speciali per accelerare le consegne delle bombole di ossigeno.

Per questo il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. “I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione”.


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Modi, ha esortato tutti i cittadini a vaccinarsi e ha invitato alla massima cautela durante la “tempesta” di infezioni che sta scuotendo il Paese. Fino a metà aprile, la campagna di vaccinazione dipendeva da due farmaci prodotti nel Paese: il vaccino nazionale Covaxin di Bharat Biotech e Covishield, del laboratorio britannico-svedese AstraZeneca prodotto dal Serum Institute of India. Il governo ha annunciato l’apertura di una corsia preferenziale per approvare l’uso di altri vaccini importati. Ciò consentirà l’ingresso nell’enorme mercato indiano dei vaccini prodotti da laboratori stranieri come Pfizer o Moderna. Il russo Sputnik V ha già ottenuto l’autorizzazione per l’uso di emergenza, ma inizierà ad essere importato e prodotto in India nei prossimi mesi.

A oggi sono stati inoculate oltre 127 milioni di dosi di vaccino ma gli esperti ritengono inoltre che il picco sarà raggiunto entro tre settimane e che il numero di casi e di morti sarebbe in realtà molto più elevato dei dati ufficiali. A New Delhi mancano anche i posti letto, già occupati da due persone, mentre i cadaveri si accumulano di ora in ora, riferiscono testimoni. Altri Stati come la Germania, il Regno Unito, il Canada e il Kuwait hanno deciso di vietare l’ingresso a viaggiatori provenienti dall’India. Tuttavia, la variante che si e’ sviluppata nel Paese è già arrivata in Europa: il primo caso è stato trovato in Svizzera in “un passeggero che stava transitando in un aeroporto”, hanno fatto sapere le autorità sanitarie elvetiche senza fornire ulteriori dettagli.

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