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Palermo, 14enne porta a spasso i cani dei vicini col Covid: “Grato di dare aiuto”

Da due settimane porta a spasso i cani dei vicini, che convivono col Covid-19. A qualsiasi orario, ogni giorno, basta che loro lo chiedano. Certe volte è addirittura lui a proporsi di sua spontanea volontà. Accade a Palermo e il generoso gesto è fatto da un 14enne, un piccolo palermitano alle prese tra Dad e lezioni in presenza.

Il nome del giovane volontario è Bryan. Ha 14 anni e abita nel quartiere Pagliarelli. Bryan ha un amore sconfinato per i cani e proprio con questa mano tesa per i vicini, alle prese con il Covid, ha deciso di sperimentare il suo rapporto con gli amici a quattro zampe.

Il padre va molto fiero del gesto del figlio. Ed è proprio il papà di Bryan a raccontare la sua storia al sito Palermo Today. “Li porto giù, in giro all’interno del residence dove abitiamo, venti minuti al giorno per fargli fare i bisogni ma anche per correre e giocare. Poi li riporto davanti alla porta delle loro case e dopo aver bussato me ne vado. Stessa cosa quando li vado a prendere busso, il padrone apre la porta per fare uscire il cane e poi la richiude”, racconta così Bryan la sua passione.


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La generosità di Bryan, 14enne porta a spasso i cani dei vicini col Covid

E il 14enne palermitano aggiunge: “Faccio tutto in sicurezza. Mi porto la mascherina“. Dare una mano ai suoi vicini lo fa stare bene e non perde occasione per ribadirlo: “I miei vicini mi hanno detto che mi vogliono fare un regalo ma io non voglio perchè mi fa piacere aiutarli e mi piacciono gli animali”.

L’adolescente scende spesso anche di mattina, verso le 7. Il papà stesso racconta, sempre al sito cittadino, quello che fa il figlio. “Gli animali – racconta il padre di Bryan- non posso uscire tutti insieme quindi mio figlio li porta fuori uno alla volta facendo avanti e indietro dal palazzo. Comincia la mattina presto, prima di collegarsi per la dad. Vederlo alzarsi presto prima di cominciare le lezioni per portare in giro gli animali senza battere ciglio mi ha fatto sentire orgoglioso”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”